[MWC 2017] Stand Yi Technologies: Mirrorless Yi M1 4K

Prime impressioni del nostro staff per la mirrorless di Yi Technologies, la Yi M1: fotocamera mirrorless 4K compatta ed esteticamente davvero accattivante. Un piccolo concentrato di tecnologia che però ha ancora qualche difetto da limare.
Partiamo dai pregi: possiamo sicuramente annoverare tra questi il design, e il formato scelto per il sensore. La Yi M1 è un oggetto di dimensioni davvero contenute, con un display da 3” di risoluzione non altissima, ma adeguato per rivedere i nostri scatti e mettere a fuoco. Sì perché non c’è mirino, né ottico né elettronico, su questa mirroless, che si comanda quasi totalmente via touch e con l’utilizzo di due pulsante, oltre alla ghiera di selezione per la modalità di scatto.
Parlavamo di formato, secondo noi una scelta davvero ponderata ed azzeccata: Yi ha scelto il formato MFT ovvero Micro Four Thirds. A disposizione abbiamo quindi una vasta scelta di obbiettivi, anche se c’è la possibilità di acquistare due obbiettivi forniti direttamente in kit con la mirrorless.
Nel kit completo sono infatti presenti sia un obbiettivo a focale fissa da 42.5mm 1:1.8 (85mm equivalente su di una full frame) che un teleobbiettivo 12-40mm 1:3.5-5.6 (che diventano 24-80mm). Il sensore da 20 Megapixel della Yi M1 ha un crop 2.0x rispetto ad un sensore Full-frame, in linea con prodotti analoghi come ad esempio le mirrorless di Fuji o Panasonic.
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Proprio sulla scia del successo delle fotocamere mirrorless avvenuto negli ultimi anni siamo più che felici di vedere sul mercato un nuovo contendente, ma bisogna fare attenzione. Difetti di gioventù ci sono sicuramente, e da non sottovalutare: nonostante la fotocamera abbia 81 punti di messa a fuoco, a volte è proprio difficile focalizzare bene i soggetti.
Anche durante la ripresa video ha mostrato un autofocus abbastanza lento, che davvero penalizza tanto questa Yi M1 rispetto alla concorrenza. Il comparto video è uno dei migliori vantaggi delle fotocamere mirrorless, grazie alle quali possiamo girare tranquillamente con un corpo macchina compatto e poco pesante.
Gli obbiettivi sono molto “plasticosi”: la sensazione “cheap” è davvero preponderante sull’obbiettivo fisso da 42.5mm f/1.8, che ha anche una finta corona per poter regolare il focus. Di fatto allo stand ci hanno spiegato che è lì solo per estetica e che non serve a nulla. Nessuna possibilità di sfocare morbidamente in manuale usando questo obbiettivo per ritratti dunque, e questa mancanza urta non poco.
Va meglio con l’obbiettivo 12-40mm, che essendo un teleobbiettivo “tuttofare” si comporta abbastanza bene. Qui c’è la possibilità di regolare il focus manualmente, anche se l’escursione fino all’infinito è eccessivamente lunga a nostro parere.
La batteria da 900 mAh è un limite notevole: dichiarati si possono scattare circa 450 scatti, ma crediamo che nelle realtà saremo intorno ai 350-400 o giù di lì. Anche durante i video la batteria tende a scaricarsi abbastanza presto. A questo proposito, la fotocamera Yi M1 registra fino a 4K e 30fps: il limite è 30 minuti o 4GB per file. Siamo dovuti tornare allo stand dopo che la prima volta non abbiamo potuto provarla causa ricarica delle batterie: di certo non è un bel biglietto da visita.
Concludiamo la carrellata di “mezzi difetti” con la selezione del focus: come abbiamo detto abbiamo 81 punti di messa a fuoco, selezionabili singolarmente. Purtroppo il tutto avviene sul touch della Yi M1, che a volte quindi non è proprio preciso e ci costringe a correggere operando nuovamente via touch. Sarebbe stata gradita la presenza di un selettore a croce per poter impostare con precisione e al primo colpo il punto in cui effettuare il focus.
Se eliminiamo queste prime criticità riscontrate, la Yi M1 ha anche tanti pregi: è leggera, con un design che vi conquisterà sicuramente, minimalista e dalle linee pulita, con il minimo indispensabile che serve per farla funzionare. Non ha uno stile retrò come le proposte di Olympus o Fuji, ma di sicuro cattura l’attenzione.
Per il prezzo a cui viene proposta (circa 350€ in offerta vista ultimamente in Italia) è sicuramente una soluzione da poter considerare: il formato MFT permette un accesso ad un vasto parco ottiche di qualità elevatissima, per tutte le vostre esigenze video/foto. Ovviamente non è un prodotto per professionisti, dato anche il prezzo a cui viene proposto: il sensore Sony IMX269 è ottimo ma non regge il confronto con Panasonic o Sony, anche di fascia bassa.
Tirando le somme la prima impressione è sicuramente positiva, nonostante i difetti più o meno marcati che abbiamo evidenziato fin’ora. Cercheremo nel futuro di poterla reperire ed effettuare una recensione approfondita e darvi anche il nostro personale giudizio su di essa.